Blog di cucina vegetariana, un po' pasticciona e un po' maudite...

martedì 9 febbraio 2010

Ippo-terapia...

Niente ricette oggi! Impegni di lavoro a scadenza claustrofobica (strano! eh eh) e la mia fedele emicrania mi tengono lontana da forno e affini (leggi: non ho tempo e devo preservarmi da qualsiasi fenomeno possa indurre una vasodilatazione...uffi!). Approfitto di una pausa dalle 'sudate' (si fa per dire, è un freddo pinguino!) carte per scrivere sul mio neonato blogghino...Di cosa? Di una domenica speciale, inatteso regalo di una amicizia riconquistata, di una passione ritrovata, di un amore coraggioso (nel senso letterale che proprio lui, il mio 'ammore', è mooolto coraggioso...e non solo a stare insieme  me!).
Domenica dunque passeggiata a cavallo nel bellissimo parco di San Rossore. Ora, non solo io non sono un'amazzone, ma sono particolarmente imbranata in qualsiasi tipo di sport...che ci posso fare? Sono proprio refrattaria: non so sciare nonostante le numerose settimane bianche, non ho un buono stile di nuoto malgrado abbia passato tutte (e dico tutte) le mie estati al mare, non so giocare a tennis, a pallavolo, non parliamo neppure del calcio, potrei provare con le bocce, ecco, magari lì me la cavo...Però i cavalli mi sono sempre piaciuti tanto (non da mangiare, sono vegetariana!)...Da piccola ho anche preso alcune lezioni e ho constatato con estremo sollievo che è un po' come andare in bicicletta: una volta imparato non si dimentica, rimane la naturalezza del movimento.
Partenza da Firenze, quindi, con un bel sole che già riscalda, tre coppie, voglia di evadere e di stare bene insieme. Arriviamo alla tenuta: breve spuntino, brindisino (e figurarsi se ce lo facevamo mancare!) e alle scuderie. Naturalmente a me tocca una cavallina bella altina, nessuna paura, ma un po' di imbarazzo...come faccio a salire in sella a 'quella cosa alta e pelosa'? E qui iniziano le grandi manovre di issaggio della sottoscritta (le cui dimensioni sono veramente minute, un 'microbo' di donna praticamente!) in sella: chi spinge da sotto, chi tira dall'altra parte...alla fine ci sono! Nel frattempo, il mio 'ammore' si presenta 'stivalato' come si deve (gentile concessione di un amico 'ippico' e generoso) marciando in modo sinistro a causa del fango...Con infinito sprezzo del pericolo anche lui è presto in sella (ricordo ai gentili lettori che l''ammore', nonostante esordiente totale, ha dato prova di notevole spirito di adattamento e coraggio...). Eccoli, tutti in fila, via! Il bosco è freddo e bellissimo, mi ricorda tanto una persona speciale alla quale piacevano molto sia il bosco che i cavalli. Mi avvolge la tenerezza e un po' di nostalgia. Mi volto indietro e vedo solo volti distesi e sorridenti, fa freddo, ma l'aria promette già la bella stagione non troppo lontana. Gambe, trotto, battere sella...ci riesco, cavolo, ci riesco bene...non ho dimenticato, evviva! La nostra passeggiata volge al termine, rientriamo. L''ammore', che similia similibus aveva un cavallino anarchico che non voleva stare in fila, è contento...'Esperienza da ripetere', e io sogno già domeniche primaverili, là in Maremma, a casa, con i cavalli, sulla spiaggia...

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